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La norma UNI EN ISO 14001-1996

Dr.ssa Ivana Brancaleone

Consulente e Valutatore di Sistemi di Gestione

 

Aggiornamento: Vedi new del 21-09-2015 Nuova UNI EN ISO 14001:2015

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Data di redazione: 27-10-2004

Descrizione

La norma UNI EN ISO 14001:1996 definisce uno schema volontario per l’attuazione di un sistema di gestione ambientale, il quale è lo strumento organizzativo che consente alle Aziende di mantenere un costante controllo per la prevenzione ed il miglioramento dell’impatto ambientale delle proprie attività.

Il Sistema di Gestione Ambientale viene sviluppato in conformità ai requisiti previsti dalla norma UNI EN ISO 14001; l’obiettivo finale, una volta completato il progetto, è la richiesta di Certificazione del proprio sistema di gestione ambientale presso un organismo terzo accreditato.

La norma ISO 14001 è uno Standard Internazionale applicabile a quegli aspetti ambientali su cui l’azienda può esercitare un controllo. Una legislazione sempre più severa, politiche economiche e misure finanziarie orientate a favorire una maggiore protezione ambientale e una crescente attenzione da parte dei mercati, soprattutto esteri, degli organismi pubblici di controllo, dei consumatori e di tutta la collettività sulle problematiche ambientali, hanno indotto molte aziende ed Enti Pubblici a valutare l’opportunità di adottare un Sistema di Gestione Ambientale.

L’ambiente può divenire una variabile strategica, in quanto si inserisce a pieno titolo all’interno degli strumenti gestionali dell’impresa, diventando un elemento di competitività e profitto incentivato anche da finanziamenti regionali, nazionali e comunitari.

La certificazione ambientale può così rivelarsi uno strumento di innovazione, consentire condizioni di favore nei rapporti con le banche e le assicurazioni, risolvere rapporti problematici con la popolazione, allentare i controlli da parte della Pubblica Amministrazione, migliorando l’immagine delle aziende nei confronti dei vari interlocutori. Tra gli obiettivi principali della certificazione infatti spiccano la pianificazione ambientale per ottimizzare le risorse naturali, la diminuzione dei conflitti sociali e l’impegno verso il miglioramento continuo delle prestazioni ambientali con azioni finalizzate alla prevenzione dell’inquinamento.

La norma UNI EN ISO 14001:1996 è ad ottobre 2004 in fase conclusiva di revisione a livello internazionale. La revisione si concluderà entro la fine del 2004, con la pubblicazione di un nuovo testo che sostituirà quello del 1996 non modificando in modo sostanziale la struttura del sistema di gestione ambientale, ma apportando alcune significative e positive novità che chiariranno alcuni aspetti finora non completamente compresi dalle organizzazioni .

La nuova versione della ISO 14001 sui sistemi di gestione ambientale, che sostituirà la precedente UNI EN ISO 14001 del 1996, è stata approvata ad ottobre 2004: la pubblicazione finale ISO è prevista per gennaio 2005 ed il suo recepimento da parte dei vari Paesi, anche in ambito europeo, è previsto nei sei mesi successivi.

Destinatari

Qualsiasi gruppo, società, azienda, impresa, ente o istituzione, pubblica o privata, la cui attività, i cui prodotti o servizi abbiano o possano avere impatti significativi sull’ambiente. Pertanto, si applica a qualsivoglia azienda, grande o piccola, tecnologicamente evoluta o no, manifatturiera o di servizi, che voglia progettare, implementare, attuare e migliorare costantemente un Sistema di Gestione Ambientale. 

Fasi

Le fasi dell’impostazione del Sistema di Gestione Ambientale sono le seguenti:

1.       Analisi ambientale iniziale

2.       Politica ambientale

3.       Pianificazione

4.       Attuazione e funzionamento

5.       Controllo ed azioni correttive

6.       Riesame della direzione

7.       Iter di certificazione

1 - Analisi ambientale iniziale

L’obiettivo è quello di fornire alla direzione e ai vari responsabili coinvolti un quadro ben definito della posizione dell’Azienda rispetto alle problematiche ambientali ed individuare le attività, gli aspetti e gli impatti ritenuti significativi.

L’analisi, sulla base dei dati storici disponibili e in relazione alle informazioni sulle risorse, processi e output delle attività svolte nel sito, deve fornire indicazioni attendibili sui fattori di impatto ambientale e sul rispetto della legislazione (es. autorizzazioni, rispetto dei limiti previsti dalla normativa, ecc…).

Consiste inoltre nella raccolta dei dati quantitativi e qualitativi relativi, tra gli altri, ai seguenti fattori di impatto ambientale:

  • emissioni in atmosfera (dati, campionamenti);

  • scarichi nei corpi idrici o rete fognaria (dati, analisi);

  • rifiuti pericolosi e non pericolosi (quantità, tipologie);

  • contaminazione del terreno, acque, altre risorse naturali;

  • energia termica, rumore, odori, polveri, vibrazioni e impatto visivo;

  • consumi di risorse (idrici, energetici, materie prime);

  • analisi dei fattori ambientali (in condizioni operative normali, anomale, incidenti o situazioni di emergenza).

2 - Politica ambientale

L’azienda deve definire e documentare la sua politica ambientale, all’interno del contesto e in accordo alla propria politica generale. In sintesi essa deve essere:

  • appropriata al tipo di organizzazione ed ai suoi impatti;

  • diffusa ai dipendenti ed attuata;

  • disponibile alla collettività.

Inoltre è essenziale che:

  • includa obiettivi e traguardi ambientali;

  • preveda il rispetto della legislazione e regolamentazione;

  • porti al miglioramento continuo e alla prevenzione.

Pertanto, deve contenere i principi generali ai quali si ispira l’organizzazione e l’impegno al rispetto della legislazione ambientale ed al miglioramento continuo, assegnando compiti e obiettivi alle risorse umane dell’organizzazione.

3 - Pianificazione

Questa fase descrive tutte le attività da implementare o soddisfare nell’ambito della pianificazione che sono:

  • aspetti ambientali (analisi ambientale e valutazione);

  • prescrizioni legali e altre;

  • obiettivi e traguardi (es. riduzione del rumore o della produzione dei rifiuti del 10%);

  • programmi di gestione ambientale.

Aspetti ambientali: devono essere prese in considerazione tutte le attività ed i processi sui quali l’Organizzazione ha un controllo o influenza per individuare quelli che hanno o possono avere aspetti ambientali significativi.

Prescrizioni legali: riguardano i prodotti, i processi e le emissioni rispetto ai quali l’azienda deve predisporre un sistema di aggiornamento, di rispetto e di attuazione.

Obiettivi e traguardi ambientali: ogni azienda deve fissarli tenendo conto della propria situazione, della politica ambientale, delle risorse disponibili e dell’impegno al miglioramento continuo.

Programmi di gestione ambientale: vengono prese in considerazione le modalità di sviluppo con le definizioni di compiti, responsabilità e tempistiche nonché le modalità di controllo sull’avanzamento.

4 - Attuazione e funzionamento

Questa fase prevede la realizzazione ed operatività del Sistema di Gestione Ambientale.

Infatti, in accordo alla politica ambientale, vengono attuati e sviluppati gli obiettivi e il programma di gestione.

Per consentire lo sviluppo del programma ambientale è indispensabile assegnare compiti e responsabilità alla struttura organizzativa rispetto al sistema di gestione ambientale. Se necessario le risorse devono essere addestrate per operare con competenza e professionalità.

Si deve produrre la documentazione del Sistema di Gestione Ambientale (Manuale, Procedure di sistema ed operative, registrazioni) ed avere un controllo della stessa in modo da formare una corrispondenza tra la documentazione e il sistema reale di gestione ambientale. In sintesi vengono definite:

  • struttura organizzativa e responsabilità;

  • formazione, consapevolezza (sensibilizzazione) e competenze;

  • comunicazione;

  • controllo documentazione e registrazioni del SGA;

  • controllo operativo (delle attività);

  • addestramento e reazioni alle emergenze.

5 - Controlli ed azioni correttive

Si tratta dell’attuazione dei controlli operativi, già pianificati, delle azioni da intraprendere nel caso di superamento dei limiti oppure di altre non conformità ambientali ed infine degli audit ambientali da condurre per verificare l’effettiva validità del Sistema di Gestione Ambientale attuato.

La fase del controllo è necessaria per avere dei riscontri sulla validità di tutto quello che è stato pianificato, per verificare la congruenza tra i risultati attesi e i traguardi raggiunti, per adottare azioni correttive nei casi in cui questa congruenza non fosse rispettata.

Le fasi in questo caso sono le seguenti:

  • monitoraggio (sorveglianza) e misurazioni

  • non conformità, azioni correttive e preventive

  • registrazioni (ambientali)

  • audit del sistema di gestione ambientale.

L’azienda deve predisporre ed attuare procedure documentate per monitorare e misurare le caratteristiche principali delle sue operazioni ed attività che possono avere apprezzabili aspetti ambientali. Questo deve includere la registrazione dei dati per individuare le prestazioni, i controlli operativi essenziali e la congruenza con gli obiettivi e risultati ambientali dell’organizzazione.

L’azienda deve predisporre e attuare procedure documentate per verificare periodicamente il rispetto della pertinente legislazione e regolamenti ambientali.

6 - Riesame da parte della direzione

La direzione provvede periodicamente a riesaminare il Sistema di Gestione Ambientale per garantire la sua adeguatezza, efficacia e validità.

Il riesame della direzione deve prevedere la possibilità di modificare:

      - la politica ambientale

      - gli obiettivi ambientali

      - altri elementi del sistema di gestione ambientale

in funzione delle risultanze delle verifiche ambientali, delle non conformità, dei cambiamenti intervenuti e dell’impegno al miglioramento continuo.

Gli argomenti trattati durante il riesame del Sistema di Gestione Ambientale sono i seguenti:

  • modifiche ed attività

  • cambiamenti organizzativi

  • verifiche dell’efficacia e dell’adeguatezza del sistema di gestione ambientale

  • risultati delle verifiche ispettive ambientali interne

  • non conformità del sistema di gestione ambientale

  • sviluppo e stato di avanzamento degli obiettivi ambientali

  • cambiamenti normativi e legislativi (internazionali, nazionali e locali)

  • formazione, motivazione e sensibilizzazione del personale nell’ottica del miglioramento dell’efficienza ambientale.

7 - Iter di certificazione

Quando l’azienda ha sviluppato tutti i requisiti come richiesto dalla norma ISO 14001 e li ha adattati alla propria realtà è pronta per la visita di certificazione. Le fasi sono le seguenti:

  • Presentazione della domanda di certificazione, con la quale vengono fornite informazioni generali dell’azienda e dei suoi principali aspetti ambientali su appositi documenti dell’organismo di certificazione, contestualmente viene consegnato a richiesta dell’Ente il manuale ambientale, che descrive il sistema di gestione ambientale e contiene l’elenco delle procedure, l’Analisi Ambientale che definisce gli aspetti ed impatti ambientali significativi.

  • Istruttoria, verifica eseguita da parte dell’organismo di certificazione, mediante esame dei documenti presentati dall’azienda, al fine di valutare se il modello del sistema di gestione ambientale è adeguatamente definito e documentato rispetto ai criteri indicati nella norma ISO 14001.

  • Visita di valutazione preliminare e di conformità legislativa svolta presso l’azienda dai valutatori dell’organismo di certificazione, con supporto di check list ricavate dalla norma 14001 e liste di controllo della conformità normativa per verificare il rispetto delle norme e la presenza della documentazione richiesta;

  • Visita di certificazione svolta presso l’azienda dai valutatori dell’organismo di certificazione, con supporto di check list ricavate dalla norma 14001 per verificare l’applicazione di quanto documentato. Gli elementi che costituiscono il sistema di gestione ambientale aziendale vengono verificati nelle aree aziendali di interesse.

  • Rilascio della certificazione da parte del comitato di certificazione sulla base dell’esame della documentazione di istruttoria e del rapporto della visita di valutazione. il comitato, accertato il soddisfacimento di tutte le condizioni per la concessione del certificato, trasmette la proposta al consiglio per la delibera definitiva.

  • Sorveglianza del sistema di gestione ambientale, con visite di sorveglianza svolte al fine di verificare il corretto mantenimento del sistema di gestione ambientale. La frequenza delle visite programmate è annuale nel corso dei tre anni di validità del certificato.

  • Rinnovo, dopo tre anni la certificazione viene rinnovata se vengono mantenuti tutti i requisiti compreso il miglioramento delle prestazioni ambientali.

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