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News / Dalle Regioni / Emilia-Romagna

01-07-2014

Emilia-Romagna, Approvata la legge comunitaria regionale

L’Assemblea legislativa regionale ha approvato il progetto di “Legge comunitaria regionale per il 2014” che introduce numerose modifiche all’attuale normativa regionale in diversi ambiti: energia da fonti rinnovabili, efficienza energetica, sistema fieristico regionale, servizi per il turismo e agenzie viaggi, commercio e attività produttive.

La nuova legge propone una revisione della “Disciplina della programmazione energetica territoriale ed altre disposizioni in materia di energia” (legge regionale n.26/2004), con particolare riferimento al recepimento ed attuazione di tre direttive europee (2009/28/CE, 2010/31/UE, 2012/27/UE).

Tra le novità, la definizione di modalità e strumenti da parte della Regione Emilia-Romagna per consentire il conseguimento (e l’eventuale miglioramento) degli obiettivi proposti per il raggiungimento delle quote di utilizzo di energia da fonti rinnovabili, come previsto dal cosiddetto “burden sharing”, cioè la ripartizione delle quote di riduzione delle emissioni e di sviluppo delle rinnovabili tra i diversi Stati membri e, a livello nazionale, tra le diverse Regioni. In base alla legge approvata, la programmazione regionale assume “come minimi gli obiettivi definiti a livello nazionale relativamente al consumo finale lordo di energia della Regione, coperta da fonti energetiche rinnovabili”. Tale previsione si propone un avanzamento verso una decisa promozione delle fonti rinnovabili di energia, superando gli obiettivi statali. Nella stessa direzione vanno le previsioni che promuovono la massima semplificazione possibile della disciplina attinente gli impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili e che favoriscono il sostegno di apparecchiature e sistemi per le rinnovabili.

Sempre con modifiche alla legge regionale 26/2004, in attuazione della Direttiva 2010/31/UE, in materia di prestazione energetica degli edifici si introduce poi una riforma delle norme sul rendimento energetico negli edifici.

Si prevede tra l’altro la costituzione dell’Organismo regionale di accreditamento, cui vengono affidate le funzioni necessarie ad assicurare il pieno ed efficace funzionamento del sistema di certificazione della prestazione energetica degli edifici.

Sempre tra le novità c’è l’estensione dell’ambito di interesse della disciplina (che viene allargata agli impianti di climatizzazione estiva) e nella attribuzione di specifiche competenze alla Regione in materia di implementazione del sistema informativo regionale (catasto impianti termici) e di esecuzione delle attività di accertamento ed ispezione.

In attuazione della 2012/27/UE in materia di efficienza energetica, il testo proposto dalla Giunta introduce norme per ridisegnare l’approccio metodologico per riuscire a garantire il contenimento dei consumi energetici in Emilia-Romagna.
“Tra i diversi punti d’innovazione in ambito energetico- ha chiarito Ferrari- il più significativo sarà dato dalla sottolineatura della valenza dei titoli di efficienza energetica; con l’obbligo dunque per le grandi imprese di promuovere diagnosi energetiche obbligatorie con cadenza quadriennale e di adottare entro il 2016 i sistemi di contabilizzazione e termoregolazione negli impianti e negli edifici dotati di impianti centralizzati, affinché gli utenti finali possano pagare solo quanto effettivamente consumano rispetto al fabbisogno complessivo dell’edificio”.

Si prevede che i relativi provvedimenti attuativi verranno assunti nel rispetto e con i limiti previsti dalla normativa nazionale di riferimento.


Fonte: Emilia-Romagna

 


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