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11-01-2016
Emilia-Romagna, Approvato il nuovo Piano regionale rifiuti
La Giunta Regionale dell'Emilia-Romagna ha approvato il Piano
regionale per la gestione dei rifiuti, che si pone come
obiettivi al 2020 almeno il riciclo del 70% di carta,
metalli, plastica, legno, vetro e organico e la riduzione al 5% dello
smaltimento a partire dal conferimento in discarica.
Il Piano introduce una visione nuova della filiera del rifiuto
basata su prevenzione, preparazione per il riutilizzo, riciclaggio, recupero
di energia e, infine, smaltimento. Inoltre vengono premiati i comportamenti
virtuosi con l'adozione della "tariffa puntuale" che
introduce il principio "paghi quanto butti". Un nuovo approccio per
produrre meno rifiuti, differenziare e riciclare di più nell´ottica di
sviluppo sostenibile.
Il nuovo modello di gestione dei rifiuti del Piano è in linea con la
cosiddetta "gerarchia dei rifiuti" europea nel quale il focus si
sposta a monte della filiera del rifiuto e non più sulla parte
finale dello smaltimento. Si affrontano inoltre i temi della
riduzione del rifiuto, della raccolta e dell´industrializzazione del riciclo.
Aspetto, quest´ultimo, affrontato anche attraverso la promozione di Accordi
volontari che consentiranno la valorizzazione delle frazioni di rifiuti
differenziati nell´ambito di cicli produttivi locali, favorendo la crescita
e lo sviluppo di aziende locali operanti nel settore della Green Economy.
Gli obiettivi saranno conseguiti attraverso azioni concrete, prima fra
tutti l´importante introduzione della "tariffa puntuale"
che adotta l'idea del “pago quanto butto", premiando quindi i
comportamenti virtuosi. Ma non solo: anche attraverso gli Accordi di filiera
previsti e in parte già sottoscritti, il fondo incentivante previsto dalla
legge regionale 16/2015 sono altre azioni che il Piano mette in atto. A
queste si aggiungono quelle specifiche sul Comune di Bologna e la Provincia
di Reggio Emilia (già co-finanziate dalla Regione attraverso il Piano di
azione ambientale) e i tre impianti di discarica in regione, in via
prioritaria per i rifiuti speciali, e la cessazione dei conferimenti di
rifiuti urbani indifferenziati in due degli otto impianti di incenerimento.
Fonte: Regione Emilia-Romagna