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16-02-2016
Toscana, legge autorizzazione provvisoria scarico di acque reflue urbane
La Regione Toscana, con la legge n. 5 del 27 gennaio 2016,
ha approvato le "Disposizioni straordinarie per il rilascio delle
autorizzazioni allo scarico di acque reflue urbane in corpi idrici
superficiali".
La legge, in vigore dal 6 febbraio 2016, disciplina le fasi di
autorizzazione provvisoria agli scarichi in acque superficiali di
acque reflue urbane, provenienti da agglomerati superiori o uguali ai
duemila abitanti equivalenti, se recapitanti in acque dolci
o in acque di transizione, e superiori o uguali ai diecimila
abitanti equivalenti, se recapitanti in acque marino costiere.
La legge, in applicazione dell'articolo 124, comma 6, del d.lgs.
152/2006, è stata emanata in conseguenza del mancato adeguamento
degli impianti di depurazione o del mancato
collettamento delle acque reflue urbane ad impianti di depurazione
che hanno determinato, in alcuni casi, il superamento dei
valori limite di emissione previsti nella parte III, allegato 5, del d.lgs.
152/2006.
La citata disposizione (Autorizzazione agli scarichi) consente
infatti alle regioni di disciplinare “le fasi di autorizzazione provvisoria
agli scarichi degli impianti di depurazione delle acque reflue per il tempo
necessario al loro avvio oppure, se già in esercizio, allo svolgimento di
interventi, sugli impianti o sulle infrastrutture ad essi connesse,
finalizzati all’adempimento degli obblighi derivanti dall’appartenenza
dell’Italia all’Unione europea, ovvero al potenziamento funzionale, alla
ristrutturazione o alla dismissione.”
A tal proposito, la Regione Toscana con la legge in commento affida
all'Autorità idrica toscana (AIT) il compito di approvare, entro il 6 maggio
2016, un Piano stralcio che definisce il programma dei suddetti
interventi, da concludersi entro il 31 dicembre 2021.