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News / Giurisprudenza / Acque

30-05-2016

Cassazione penale, avviso espletamento analisi laboratorio acque di scarico

La Corte di Cassazione, con sentenza n. 17419 del 28 aprile 2016, si è pronunciata sul soggetto al quale possa essere consegnato l'avviso per l'espletamento delle analisi di laboratorio riguardanti le acque di scarico, affermando che può anche non essere il titolare dello scarico.

Per costante indirizzo di questa Corte, l'avviso per l'espletamento delle analisi di laboratorio riguardanti le acque non deve essere necessariamente dato nelle mani del titolare dello scarico, essendo sufficiente che lo stesso venga consegnato a dipendenti dell'impianto o comunque ad altra persona operante nell'insediamento e presente sul posto (tra le tante, Sez. 3, n. 3271 del 11/01/1999, Tomasetta, Rv. 213012; Sez. 3, n. 3568 del 26/02/1998, Gandolfini, rv. 210468; Sez. 3, n. 1967 del 21/01/1997, Cella, rv. 206942; Sez. 3, n. 4342 del 27/02/1991, Bracco, Rv. 186807); da un lato, infatti, la deteriorabilità dei campioni impone di procedere in tempi brevi e dall'altro rientra nella capacità organizzativa del titolare predisporre ogni accorgimento, affinché siffatte informazioni gli siano comunicate in sua precaria assenza.

In altri termini, la necessità che la persona cui venga consegnato l'avviso abbia un collegamento professionale di qualunque genere con l'impianto è garanzia sufficiente per instaurare la presunzione di conoscenza dell'avviso in capo al titolare, presunzione imposta dalla esigenza di assicurare tempi solleciti all'espletamento delle analisi alla luce della precarietà dei campioni.


 


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