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09-10-2017
Cassazione penale, deposito rifiuti alla rinfusa
La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 41524 del 12 settembre
2017, si è pronunciata in relazione al deposito di rifiuti
"alla rinfusa" confermando che esula dalla fattispecie di
deposito temporaneo.
Esula dalla fattispecie del deposito temporaneo, pur ricorrendone in
linea astratta gli altri requisiti cronologici, quantitativi e di
ubicazione, la ipotesi in cui si sia compiuto un deposito di rifiuti fra
loro eterogenei ammassati in maniera del tutto asistematica (si è infatti in
tali casi utilizzata, con efficace sintesi semantica, la colloquiale
espressione "alla rinfusa") e senza alcuna autorizzazione.
Nel caso di specie, la Corte di merito attraverso
la documentazione fotografica rappresentativa dei luoghi in esame, aveva
rilevato come fosse ivi presente un "accumulo disordinato di rifiuti,
composto da autocarri in disuso, batterie, pneumatici, pezzi di ferro,
motori smontati, plastiche, bidoni contenenti sostanze solide, legname,
eternit". Indubbiamente la descrizione riportata illustra e dimostra,
conformemente ai riportati indirizzi, la presenza di un deposito
incontrollato e non certo di un organizzato deposito temporaneo.