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11-01-2017
Cassazione penale, natura reato di gestione illecita rifiuti
La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 52829 del 14 dicembre
2016, ha ribadito che la gestione illecita di rifiuti costituisce
un reato comune, la cui configurabilità quindi prescinde
dalla qualifica dell'agente.
La configurabilità della violazione dell'art. 256, comma 1, del
d.lgs. n. 152 del 2006, prescinde dalla qualifica rivestita
dall'agente, non trattandosi di un reato cosiddetto proprio,
essendo invece un reato comune, che può pertanto, essere commesso
anche da chi si trovi a realizzare la condotta incriminata non nello
svolgimento di un'attività primaria ma in maniera occasionale
e consequenziale ad altra attività principale.