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24-11-2020
Cassazione penale, trasporto illecito rifiuti e terzo proprietario del
bene in sequestro
La corte di Cassazione, con la Sentenza n. 30936 del 6 novembre
2020, si è pronunciata sulla fattispecie di trasporto illecito
rifiuti e responsabilità del terzo proprietario del mezzo.
A tal riguardo, la Corte ha ribadito che: "Il terzo proprietario del
bene in sequestro – che ne rivendichi la restituzione – non può limitarsi a
spendere il proprio titolo e l’estraneità formale all’indagine, ma ha
l'onere di provare la propria buona fede, ovvero che l'uso
illecito della res gli era ignoto e non collegabile ad un suo comportamento
colpevole o negligente. Questo onere, dunque, ha ad oggetto una “prova”,
ossia un elemento fattuale – di natura documentale o dichiarativa – che non
provenga esclusivamente dall’interessato, e sia idoneo a sostenerne le tesi
con autonoma efficacia dimostrativa e caratteri di obiettività".
Nel caso di specie, il Giudice aveva ritenuto non assolto l'onere della
buona fede, in quanto il proprietario riferiva di aver prestato un mezzo di
trasporto (peraltro di "significativa capienza") "ad uno sconosciuto", ossia
ad una persona che - sebbene identificata - era nota alla ricorrente come
"imprenditore stimato" soltanto per sentito dire, "per quanto è dato
sapere".