Il Consiglio UE e il Parlamento europeo hanno raggiunto un accordo per la semplificazione del Carbon Border Adjustment Mechanism (CBAM), lo strumento dell’UE sui prodotti a rischio di rilocalizzazione delle emissioni di carbonio.
Accordo CBAM
Queste modifiche fanno parte del pacchetto “Omnibus I” presentato il 26 febbraio 2025, che mira a semplificare la legislazione esistente in materia di sostenibilità e investimenti.
L’obiettivo generale è ridurre gli oneri normativi e amministrativi, oltre che i costi di conformità per le imprese dell’UE, in particolare le PMI.
In sintesi, l’accordo provvisorio prevede:
- la nuova soglia quantitativa (basata sulla massa) de minimis di 50 tonnellate che esenterà il 90% degli importatori dalle norme del meccanismo di adeguamento del carbonio alle frontiere (CBAM) dell’UE
- L’ambizione climatica (NdR: secondo quanto dichiarato nel comunicato) sarà mantenuta, in quanto il 99% delle emissioni di CO2 derivanti dalle importazioni di ferro, acciaio, alluminio e cemento continuerà a essere coperto
- Saranno inoltre semplificate le procedure relative alle importazioni coperte dal CBAM.
Punti chiave
Punti chiave dell’accordo del 18 giugno 2025 tra Consiglio dell’Unione Europea e Parlamento europeo sul Meccanismo di adeguamento del carbonio alle frontiere (CBAM):
- Semplificazione delle regole: l’accordo mira a semplificare l’attuale normativa CBAM senza intaccarne gli obiettivi climatici. Rimarranno infatti disciplinate circa il 99% delle emissioni incorporate nei beni importati.
- Soglia “de minimis” ampliata: introdotta un’unica soglia di 50 tonnellate annue di merci importate, al di sotto della quale gli importatori (soprattutto PMI e privati) saranno esentati dagli obblighi CBAM.
- Agevolazioni nel 2026: importatori potranno continuare a importare merci CBAM in attesa della registrazione, evitando interruzioni all’inizio dell’anno.
- Altri elementi di semplificazione: incluse misure su autorizzazioni, raccolta dati, calcolo e verifica delle emissioni, esposizione finanziaria, e considerazione dei prezzi del carbonio già pagati nei paesi d’origine.
- Sanzioni e rappresentanti doganali: definite nuove regole in materia, insieme a indicazioni sulla gestione della piattaforma centralizzata per i certificati CBAM.
Prossime tappe
L’accordo provvisorio deve ora essere approvato dal Consiglio e dal Parlamento europeo prima dell’adozione formale, prevista per settembre 2025. Entrerà in vigore tre giorni dopo la pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’UE.
Contesto
Il meccanismo di adeguamento del carbonio alle frontiere dell’UE è lo strumento dell’UE per equiparare il prezzo del carbonio pagato per i prodotti dell’UE che operano nell’ambito del sistema di scambio di quote di emissione dell’UE (ETS) con quello delle merci importate e per incoraggiare una maggiore ambizione climatica nei paesi terzi.
All’inizio del 2026 la Commissione valuterà se estendere l’ambito di applicazione del CBAM ad altri settori dell’ETS e come aiutare gli esportatori di prodotti CBAM a rischio di rilocalizzazione delle emissioni di carbonio.
Sito internet: Consiglio dell’Unione Europea – Comunicato –> Meccanismo di adeguamento del carbonio alle frontiere (CBAM): accordo tra Consiglio e Parlamento sulla semplificazione
Documenti di approfondimento
- Regolamento sulla semplificazione e il rafforzamento del meccanismo di adeguamento del carbonio alle frontiere, orientamento generale del Consiglio, 27 maggio 2025
- Regolamento che modifica il regolamento (UE) 2023/956 per quanto riguarda la semplificazione e il rafforzamento del meccanismo di adeguamento del carbonio alle frontiere, proposta della Commissione, 26 febbraio 2025