Il Consiglio UE, il 29 settembre 2025, ha adottato la direttiva sul monitoraggio del suolo, che istituisce il primo quadro a livello dell’UE per la valutazione e il monitoraggio dei suoli, con l’obiettivo di conseguire suoli sani in tutta Europa entro il 2050.
Le nuove norme, come da Comunicato stampa del Consiglio Ue del 29/9/2025, intendono:
- migliorare la resilienza del suolo;
- garantire una migliore gestione dei siti contaminati;
- introdurre principi di mitigazione del consumo di suolo, con particolare attenzione all’impermeabilizzazione del suolo (la copertura del suolo con materiale impermeabile come cemento o asfalto) e alla rimozione del suolo (la rimozione del terriccio durante attività come la costruzione).
Ai sensi della direttiva, gli Stati membri istituiranno sistemi di monitoraggio per valutare le condizioni fisiche, chimiche e biologiche dei suoli sul loro territorio, sulla base di una metodologia comune dell’UE.
Essi riferiranno periodicamente alla Commissione e all’Agenzia europea dell’ambiente in merito allo stato di salute del suolo, al consumo di suolo e ai siti contaminati, garantendo che esistano dati comparabili in tutta l’UE e che possano essere intraprese azioni coordinate per affrontare il degrado del suolo.
Saranno inoltre adottate misure per il monitoraggio di contaminanti emergenti come PFAS, pesticidi e microplastiche.
Questa fase conclude la procedura di adozione in sede di Consiglio. Il Parlamento europeo procederà alla votazione finale nelle prossime settimane. Gli Stati membri disporranno di tre anni dall’entrata in vigore per recepire le nuove norme nel diritto nazionale.