AGCM, Green Claim ingannevoli e omissivi

L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha sanzionato Shein per 1 milione di euro, accusando il marchio della fast fashion di affermazioni ambientali ingannevoli e omissive sulle caratteristiche e impatto ambientale dei propri prodotti di abbigliamento.

Sanzione AGCM

L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha irrogato una sanzione di 1 milione di euro a Infinite Styles Services Co. Ltd, società che in Europa gestisce i siti di compravendita dei prodotti Shein, per l’utilizzo di messaggi e asserzioni ambientali (green claim) ingannevoli/omissivi nella promozione e vendita di prodotti di abbigliamento a marchio Shein.

La pratica commerciale, consistente nella promozione ingannevole di claims ambientali sul sito della società e sulle pagine web collegate risulta gravemente scorretta ai sensi degli artt. 20, 21 comma 1, lettera b), 22 commi 1 e 2 del Codice del consumo, in quanto idonea ad indurre i consumatori ad effettuare una scelta commerciale non consapevole.

Greenwashing e Green claim

Secondo gli Orientamenti della Commissione europea, pubblicati nel 2021, sull’interpretazione e applicazione della direttiva 2005/29/CE relativa alle pratiche commerciali sleali delle imprese nei confronti dei consumatori nel mercato interno, il termine greenwashing indica l’uso distorto o ingannevole delle “asserzioni ambientali” (c.d. “green claims”) che consistono nel “suggerire o in altro modo dare l’impressione (nell’ambito di una comunicazione commerciale, del marketing o della pubblicità) che un prodotto o un servizio abbia un impatto positivo o sia privo di impatto sull’ambiente o sia meno dannoso per l’ambiente rispetto a prodotti o servizi concorrenti”.

Shein, operante nel settore del “fast e superfast fashion“, avrebbe utilizzato strategie di comunicazione fuorvianti ed ingannevoli riguardo alle caratteristiche e all’impatto ambientale dei propri prodotti.

Le sezioni del sito come #SHEINTHEKNOW e “evoluSHEIN” contenevano dichiarazioni false, vaghe o eccessivamente enfatiche sulla circolarità, la riciclabilità e l’uso di fibre “green, spesso senza fornire dettagli significativi sui benefici ambientali reali dei prodotti durante il loro intero ciclo di vita o sulla marginalità della linea ecologica rispetto al totale dei prodotti a marchio Shein.

Caratteristiche prodotti

Le asserzioni ambientali nella sezione #SHEINTHEKNOW, relative alla “progettazione di un sistema circolare”, zero consumi di acqua o sulla riciclabilità dei prodotti, sono risultate false o quanto meno confusionarie.

Queste affermazioni possono indurre i consumatori a ritenere non solo che la collezione “evoluSHEIN by Design” sia realizzata unicamente con materiali “ecosostenibili”, ma anche che i prodotti di questa collezione siano totalmente riciclabili, circostanza che, considerando le fibre utilizzate e i sistemi di riciclo attualmente esistenti, non risulta veritiera.

Obiettivi decarbonizzazione

Gli obiettivi di riduzione delle emissioni presentati da Shein sono risultati generici e in contraddizione con l’aumento effettivo delle emissioni. Shein non sta riducendo le emissioni di gas serra in relazione al proprio volume di affari e solo meno dell’1% delle emissioni è connesso direttamente alla sua attività (Scope 1 e 2).

Gli annunci da parte di Shein di voler ridurre del 25% le emissioni di gas serra entro il 2030 e di azzerarle entro il 2050 sono presentati, nella sezione relativa alla “Responsabilità sociale”, in maniera generica e vaga, risultando addirittura contraddetti dall’incremento delle emissioni di gas serra dell’attività di Shein per gli anni 2023 e 2024.

Dovere di diligenza

AGCM cita nel provvedimento in diversi punti gli Orientamenti UE sull’interpretazione e sull’applicazione della Direttiva 2005/29/CE relativa alle pratiche commerciali sleali delle imprese nei confronti dei consumatori nel mercato interno:

“I professionisti non dovrebbero distorcere le affermazioni sulla composizione del prodotto (comprese le materie prime), o sul suo uso, sul processo di fabbricazione, sul trasporto o sugli effetti a fine vita, ad esempio enfatizzando indebitamente l’importanza di aspetti positivi che in realtà sono solo marginali, o quando l’impatto ambientale complessivo risultante dal ciclo di vita del prodotto è negativo”.

L’Autorità, pertanto, ha evidenziato la maggiore responsabilità di Shein data la natura altamente inquinante del suo modello di business nel settore dell’abbigliamento “usa e getta”, che richiede un maggior dovere di diligenza.


Sito internet: Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato – AGCM

Per approfondire

Testo del provvedimento

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