Giurisprudenza

Consiglio di Stato, Via e istituto della proroga

Il Consiglio di Stato, con la sentenza n. 8838/2024, si è pronunciato in merito all’istituto della proroga del provvedimento di Via, ex art. 25 c. 5 d.lgs. 152/2006. La proroga rappresenta un istituto di carattere generale, volto a consentire la prosecuzione di un rapporto giuridico oltre la scadenza originariamente prevista. Essa garantisce elasticità ed efficienza […]

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Consiglio di Stato, discarica rifiuti e garanzie finanziarie

Il Consiglio di Stato, con la sentenza n. 8268/2024, si è pronunciato in merito alla fattispecie di discarica di rifiuti per la quale sia stata disposta la chiusura e garanzie finanziarie. La discarica – il cui piano di adeguamento non sia stato approvato e di cui sia stata disposta la chiusura – non è un

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Consiglio di Stato, autorizzazione unica rifiuti e competenza Suap

Il consiglio di Stato, con la sentenza n. 8086/2024, si è pronunciato in merito alla competenza del Suap per l’autorizzazione unica rifiuti, ex art. 208 d.lgs. 152/2006. Lo sportello unico costituisce l’unico punto di accesso per il richiedente in relazione a tutte le vicende amministrative riguardanti la sua attività produttiva e fornisce, altresì, una risposta

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Consiglio di Stato, Via e clausole prescrittive

Il Consiglio di Stato, con la sentenza n. 7987/2024, si è pronunciato in merito all’inserimento di clausole prescrittive nella Via. Il Consiglio di Stato ha ribadito che la funzione tipica della VIA sia quella di esprimere un giudizio sulla compatibilità di un progetto valutando il complessivo sacrificio imposto all’ambiente rispetto all’utilità socio-economica perseguita, che non

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Consiglio di Stato, Autorizzazione integrata ambientale e sanatoria

Il Consiglio di Stato, con la sentenza n. 820/2024, si è pronunciato in merito ad un Autorizzazione integrata ambientale (Aia) non preceduta da un’autorizzazione paesaggistica nonostante il sito fosse vincolato da interessi archeologici. A tal riguardo, il Consiglio di Stato ha affermato che le normative ambientali sono rigide riguardo ai requisiti per l’emissione e il

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Consiglio di Stato, autorizzazione e conferenza di servizi

Il Consiglio di Stato, con la sentenza n. 8086/2024, si è pronunciato sul calcolo delle maggioranze in sede di conferenza di servizi all’interno di un procedimento di autorizzazione. Il Consiglio di Stato richiama l’art. 208, comma 3, d.lgs. n. 152 del 2006 che stabilisce che “Alla conferenza dei servizi partecipano (…) i responsabili degli uffici

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Cassazione penale, combustione illecita rifiuti e obblighi di bonifica

La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 37236/2024, si è pronunciata in merito a combustione illecita rifiuti e soggetti obbligati alla bonifica. L’art. 256 bis, comma 5, del d. lgs. n. 152 del 2006, nel richiamare la necessità della bonifica e del ripristino del sito dove è avvenuta la combustione illecita di rifiuti, non

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Cassazione penale, gestione rifiuti e errore scusabile

La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 35124/2024, si è pronunciata in merito alla scusabilità dell’errore in materia di gestione rifiuti. In alcun modo il consiglio del professionista può essere considerato elemento positivo idoneo a indurre in errore scusabile il titolare di un’impresa sulla necessità dell’autorizzazione allo svolgimento dell’attività di raccolta e trasporto di

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Cassazione penale, liquami zootecnici

La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 36926/2024, si è pronunciata in merito alla qualificazione giuridica (rifiuto o scarico) dei liquami zootecnici. In assenza di uno «scarico» in senso tecnico-giuridico, i liquami zootecnici costituiscono rifiuto ai sensi dell’art. 185, comma 1, lett. a), D.lgs. n. 152/32006, con applicazione della disciplina della parte quarta del

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Tar, End of Waste e requisito impatti negativi sull’ambiente

Il Tar Piemonte, con la sentenza n. 938/2024, si è pronunciato in materia di End of Waste e sul requisito “l’utilizzo della sostanza o dell’oggetto non porterà a impatti complessivi negativi sull’ambiente o sulla salute umana”, ex art. 184 ter, c. 1, lett. d) D.lgs. 152/2006. Un fondamentale precetto dell’art. 184 ter, comma 1, lett.

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