Giurisprudenza

Cassazione penale, indumenti usati e sottoprodotto

La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 35000/2024, si è pronunciata in merito agli indumenti usati e sottoprodotto. Che l’indumento usato possa essere definito “sottoprodotto” è in ogni caso circostanza che mal si concilia con la necessità che il sottoprodotto derivi da un processo di produzione, trattandosi piuttosto di cosa abbandonata dal suo detentore […]

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Consiglio di Stato, ordine smaltimento rifiuti al proprietario

Il Consiglio di Stato, con la sentenza n. 7236 /2024, si è pronunciato in merito a ordini di smaltimento dei rifiuti indiscriminatamente rivolti al proprietario di un fondo in ragione della sua mera qualità. Sono illegittimi gli ordini di smaltimento dei rifiuti indiscriminatamente rivolti al proprietario di un fondo in ragione della sua mera qualità e

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Cassazione penale, delega di funzioni in materia ambientale

La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 30930/2024, si è pronunciata sulla delega di funzioni in materia ambientale e responsabilità, a titolo di colpa, del legale rappresentante.  Anche in caso di valida ed efficace delega, resta salva la responsabilità a titolo di colpa del legale rappresentante della società, secondo i principi generali di cui

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Cassazione penale, affidamento rifiuti e controllo autorizzazioni

La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 33144/2024, si è pronunciata sull’obbligo di verifica delle autorizzazioni ambientali per colui che affida i rifiuti a soggetti terzi. La Corte ha riaffermato infatti che: “In tema di gestione dei rifiuti, l’affidamento degli stessi a soggetti terzi al fine del loro smaltimento comporta, per colui che li

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Consiglio di Stato, riesame Aia e Bat

Il Consiglio di Stato, con la sentenza n. 7208/2024, si è pronunciato sulla procedura di riesame Aia in seguito alla pubblicazione delle nuove Bat. Le procedure di riesame dell’AIA devono essere avviate e concluse, con l’adeguamento degli impianti, entro il quadriennio decorrente dalla pubblicazione delle nuove BAT. Gli impianti, prima di essere assoggettati a riesame,

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TAR, Impianti di produzione di energia da FER

Il Tar Umbria, con sentenza n. 592/2024, si è pronunciato sui regimi autorizzativi per la realizzazione di impianti di produzione di energia da FER. Innanzitutto nella sentenza si richiama il recente decreto ministeriale 21 giugno 2024, con cui è stata data attuazione alla previsione di cui all’art. 20, c. 1, del d.lgs. n. 199/2021 relativa

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Cassazione penale, reato deposito incontrollato rifiuti

La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 30061/2024, si è pronunciata sulla fattispecie di deposito incontrollato rifiuti che non costituisce un reato di pericolo concreto e, dunque, non necessita dell’accertamento effettivo della lesione del bene tutelato dalla norma. Deposito temporaneo La Corte preliminarmente per inquadrare la fattispecie penale prevista dall’articolo 256, comma 2 del

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Cassazione penale, condizioni gestione illecita rifiuti

La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 28484/2024, ha riassunto e ribadito le condizioni per la configurabilità del reato di gestione illecita di rifiuti, ex art. 256, D.lgs. 152/2006. Sintesi In sintesi, la Corte ha ribadito che il reato di gestione illecita dei rifiuti è di natura istantanea e può configurarsi anche a fronte

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Consiglio di Stato, Via ed Aia procedimenti autonomi

Il Consiglio di Stato, con la sentenza n. 5154 /2024, si è pronunciato sull’autonomia dei procedimenti di Via ed Aia. Il rilascio della V.i.a. non consente di ritenere “autorizzato” il progetto, in caso di mancato rilascio dell’A.I.A. Una valutazione di impatto ambientale negativa preclude, infatti, il rilascio dell’autorizzazione integrata ambientale, al contrario legittimamente può essere

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Cassazione penale, elemento soggettivo reato paesaggistico

La corte di Cassazione, con la sentenza n. 24246/2024, si è pronunciata sull’elemento soggettivo per la configurabilità del reato contravvenzionale in materia paesaggistica. L’art. 181, comma 1, d.lgs. n. 42 del 2004 punisce chiunque, senza la prescritta autorizzazione o in difformità di essa, esegua lavori di qualsiasi genere su beni paesaggistici, con la pena dell’art.

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