Selezione della principale normativa Nazionale/Comunitaria in materia ambientale
Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n. 152
Norme in materia ambientale - Parte III - Articoli da 53 a 176 -
Sezione I: Norme in materia di difesa del suolo e lotta alla
desertificazione, artt. da 53 a 72;
Sezione II: Tutela delle acque dall'inquinamento, artt. da 73 a 140;
Sezione III: Gestione delle risorse id,riche, artt. da 141 a 169;
Sezione IV: Disposizioni transitorie e finali, artt. da 170 a 176.
Legge 15 dicembre 2004, n. 308
Delega al Governo per il riordino della legislazione ambientale
Direttiva 24 febbraio 2015
del Presidente del Consiglio dei Ministri
"Indirizzi operativi inerenti la predisposizione dei piani di gestione
relativa al sistema di allertamento nazionale, statale e regionale, per il
rischio idraulico ai fini di protezione civile di cui al decreto legislativo
23 febbraio 2010, n. 49, di recepimento della Direttiva (CE) n. 60 del 2007"
Il documento, in Gazzetta Ufficiale il 31 marzo 2015,
recepisce la direttiva 2007/60/CE relativa alla valutazione e
alla gestione del rischio di alluvioni, che ha lo scopo di
istituire un quadro per la valutazione e la gestione dei rischi
volto a ridurre le conseguenze negative per la salute umana, l’ambiente,
il patrimonio culturale e le attività economiche connesse con le
alluvioni all’interno della Comunità...>>
Decreto Ministeriale 27 novembre 2013
Regolamento recante i criteri tecnici per l'identificazione
dei corpi idrici artificiali e fortemente modificati per le acque fluviali e
lacustri, per la modifica delle norme tecniche del decreto legislativo 3
aprile 2006, n. 152, recante Norme in materia ambientale, predisposto ai
sensi dell'articolo 75, comma 3, del medesimo decreto legislativo.
Il regolamento, in vigore dal 29 gennaio 2014, integra
in particolare il paragrafo B.4 "Corpi idrici fortemente modificati e
artificiali", sezione B del punto 1.1 dell'allegato 3 della parte
terza del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 (c.d. “Testo
Unico Ambientale”), al fine di renderlo conforme agli obblighi comunitari e
per stabilire una metodologia comune sul territorio italiano
per l'identificazione dei corpi idrici da designare fortemente modificati o
artificiali ai sensi dell'articolo 77, comma 5 del citato decreto
legislativo...>>